Meta tag per la SEO: cosa sono e come utilizzarli

L'ottimizzazione dei metadati HTML rientra tra le attività da fare per aumentare il posizionamento del sito. Scopriamo quindi cosa sono questi metadati e come utilizzarli.
Cosa sono i metadati html e come utilizzarli

Cosa sono i meta tag e a cosa servono

I meta tag, anche chiamati metadati HTML o metadati SEO, sono stringhe di codice inserite all’interno di una pagina web che forniscono ai motori di ricerca come Google informazioni preziose. I meta tag sono anche essenziali dal punto di vista del posizionamento: con dei meta dati poco ottimizzati è difficile infatti comparire tra i primi risultati nelle ricerche degli utenti. Solitamente l’analisi dei meta tag per la SEO viene svolta durante gli audit SEO.

I metadati sono inseriti all’inizio della pagina e non sono direttamente visibili dagli utenti poiché, come detto prima, sono delle righe di codice.

Quali sono i metadati SEO?

Esistono diversi metadati HTML che impattano in maniera più o meno indiretta la SEO. Qui di seguito evidenziamo i tag principali ma la lista completa sarebbe sicuramente più lunga:

Meta title

Il tag “meta title” è uno dei più importanti all’interno della SEO. Esso fornisce, in poche parole, l’argomento della pagina. Il meta title viene letto dai motori di ricerca ma anche dagli utenti nella lista dei risultati del motore di ricerca. Nella scrittura del meta tag title ci sono alcuni consigli da seguire per cercare di ottenere un buon posizionamento:

  • Scrivere un meta title tra i 30 ed i 50-55 caratteri;
  • Non ripetere più volte le stesse parole all’interno del tag;
  • Creare un titolo di senso compiuto in lingua e non utilizzare il meta title come un contenitore di parole chiave scollegate tra di loro;

Qui di seguito un esempio di meta title che segue le best practices SEO:

  • “Concorsi pubblici regione Abruzzo non scaduti”

 In questo caso il tag è di 45 caratteri e contiene, in senso compiuto, diverse parole chiave importanti come “Abruzzo” e “non scaduti”.

Un esempio di meta title non ottimizzato:

  • Concorsi Abruzzo Concorsi non scaduti regione provincia comune

 In questo caso invece, il meta title ha al proprio interno due volte la parola “Concorsi”. Non c’è poi un senso compiuto nell’utilizzare “regione”, “provincia” e “comune” uno di seguito all’altro.

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Meta description

Il tag meta description è il secondo tag per importanza dal punto di vista del posizionamento. Come intuibile dal nome, il tag SEO in questione fornisce una descrizione generalmente breve sugli argomenti della pagina andando quindi a braccetto insieme al meta title.

Anche per la scrittura del tag meta description ci sono alcuni consigli da seguire:

  • La lunghezza della meta description dev’essere preferibilmente tra i 120 ed i 150 caratteri per fornire ai motori di ricerca la giusta quantità di informazioni;
  • Come nel caso del meta title, anche nella meta description non devono essere inserite parole, numeri e simboli privi di senso compiuto se letti da una persona umana;
  • Ogni meta description dev’essere originale e diversa non solo dalle altre sullo stesso sito ma anche rispetto ai siti dei competitors.

Qui di seguito un esempio di meta description ottimizzata per i motori di ricerca:

  •  L’istruttore amministrativo è una delle figure principali nei concorsi pubblici per diplomati. Scopriamo cosa fa, lo stipendio e come candidarsi.

 Qui di seguito invece, un esempio di cattiva meta description:

  • Istruttore amministrativo categoria C 2022 stipendio concorsi comune diplomati cosa fa

 Oltre ad essere leggermente più breve di 120 caratteri, la frase non è di senso compiuto e presenta dei numeri posti totalmente a caso.
Cosa succede se la meta description è più lunga di 150 caratteri?

I 150 caratteri sono una best practices per evitare che Google ed altri motori di ricerca siano costretti a troncare il testo dopo un certo punto per via della dimensione. Nella realtà non è certo un problema se il tag meta description diventa più lungo di qualche lettera. Diverso è il caso dove le meta description sono di 300 oppure migliaia di caratteri. In quel caso, i motori di ricerca fanno fatica a comprendere quali siano le informazioni più importanti all’interno di un testo troppo lungo.

Perché Google riscrive le meta description?

Google solitamente tende a riscrivere le meta description per fornire all’utente informazioni personalizzate. I nuovi testi sono presi direttamente dalla pagina. Questo non significa che non sia importante compilare il campo meta description. Esso aiuta comunque Google a capire il topic della pagina.

Meta robots

Il campo meta robots è un campo tecnico che non incide sul posizionamento della pagina ma bensì sulla corretta indicizzazione. Tramite il campo meta robots infatti possiamo dare delle istruzioni specifiche al motore di ricerca. Quando questo campo non è compilato, Google e compagni tendono ad applicare un comportamento predefinito che consiste nella scansione di tutto il contenuto della pagina.

Qui di seguito alcuni dei campi più comuni che vengono utilizzati nei meta robots:

  • “index” oppure “no-index” : Attraverso il primo tag andiamo a confermare ai motori di ricerca che la pagina può essere inserita nei risultati di ricerca. Con il tag no-index invece, le pagine non devono essere indicizzate;
  • “follow” oppure “no follow” : Attraverso questa indicazione, chiediamo ai motori di ricerca di seguire i link della pagina ed eseguire la scansione anche delle pagine che trova. Il no follow invece blocca questa continua ricerca impedendo anche alle pagine di trasferire il loro valore alle altre collegate.
  •  “max-snippet:-1”, “max-video-preview:-1”, “max-image-preview:large” : Questi tre campi rappresentano comandi avanzati che difficilmente vengono modificati nell’ottimizzazione SEO delle pagine. Il consiglio è quello di non modificarli ed assicurarsi che abbiano come valori quelli riportati prima cioè “-1”, “-1” e “large”.

Rel Canonical

Il tag rel canonical è un codice che viene utilizzato per indicare a Google e agli altri motori di ricerca la presenza di pagine duplicate o molto simili all’interno del sito. Quest’attività serve per evitare che entrambe le pagine vengano entrambe indicizzate e che quindi possa esserci una penalizzazione da parte dell’algoritmo nel posizionamento.

Il tag canonical viene inserito nell’header tramite il seguente codice:

<link rel=”canonical” href=”https://www.dominio.it/nome-della-pagina-principale”>

Nel campo Href andiamo quindi ad indicare a quale pagina fare riferimento come pagina principale. Immaginiamo di avere ad esempio un e-commerce di vestiti. Per diverse ragioni tecniche potrebbe succedere magari che siano presenti, sul nostro sito, più pagine per lo stesso modello di t-shirt con il colore come unica differenza. Essenzialmente, queste pagine si presentano uguali (scheda prodotto, informazioni sul materiale, etc) per ogni colore se non per pochissimi elementi. Per evitare che Google ci penalizzi a causa di numerosi contenuti duplicati sul nostro sito, tramite il rel canonical inserito sulle pagine ritenute secondarie, indichiamo a Google di indicizzare soltanto una pagina da noi scelta come principale.

Una buona prassi consigliata anche da Google è quella di inserire il rel canonical anche sulle pagine canoniche, le principali appunto indicando il loro stesso link. Se ad esempio abbiamo la pagina “Chi siamo” sul nostro sito, difficilmente potremo avere pagine simili e quindi duplicate. Tuttavia è consigliato inserire il canonical per far si che, in caso si generino altri url simili magari con i vari parametri (quelli che presentano il punto interrogativo nell’URL), Google non vada in confusione. Questa pratica è chiamata “self canonical”.

Ex. pagina “https://www.dominio.it/chi-siamo”

<link rel=”canonical” href=”https://www.dominio.it/chi-siamo”>

Per approfondire meglio riguardo i contenuti duplicati e come impattano la SEO, ti consiglio anche di leggere questo articolo specifico.

Come analizzare e migliorare i metadati HTML sul proprio sito

L’analisi dei metadati HTML sul proprio sito può essere eseguita con diversi strumenti, gratuiti oppure a pagamento. Uno dei migliori è sicuramente Screaming Frog, tool utilizzato in ambito SEO e marketing che analizza un sito da noi scelto fornendo una serie di importanti informazioni dal punto di vista SEO e non solo. Puoi approfondire di più riguardo questo strumento leggendo l’articolo specifico.

Un altro strumento molto completo è SEO Tester Online. Questo strumento disponibile tramite sito web, inserendo un singolo link, ci permette di ricavare numerose informazioni sui metadati e come migliorarli. Lo strumento può essere utilizzato per massimo 2 ricerche al giorno prima di doversi iscrivere e passare ad un piano a pagamento.

Per valutare invece i risultati che si ottengono dalle attività di ottimizzazione dei metadati è consigliabile installare Google Search Console e Bing Webmaster Tools, due strumenti gratuiti dei due motori di ricerca principali che ci permettono di scoprire come il nostro sito viene trovato e cliccato.

Classe 1996, nato con la passione per l’informatica e cresciuto con la curiosità per le nuove tecnologie, mi sono laureato in Comunicazione pubblica e d’impresa. Dal 2021 lavoro in Big Digital e mi occupo dello sviluppo di siti in WordPress e della strategia SEO per i clienti dell’agenzia.